Guglielmo Giordano
Guglielmo Giordano
Un margaritese illustre: Guglielmo Giordano
Guglielmo Giordano, fondatore della moderna Tecnologia del legno e studioso a livello internazionale per i suoi contributi scientifici, nacque a Margarita, in via Vittorio Emanuele III (ora via Gino Bertone), il 18 dicembre 1904. Era figlio del dottor Giovanni Battista che prestò servizio come medico condotto in paese per ben 44 anni (1890-1934) e di Ostano Guglielmina.
La sua formazione scientifica e professionale iniziò nel 1926 con una brillante laurea in Ingegneria Civile al Politecnico di Torino e una seconda laurea in Scienze Forestali nel 1928 presso l’Università di Firenze. Dopo aver vinto un concorso nel Corpo Forestale dello Stato, come ispettore forestale prestò servizio prima sulle Alpi piemontesi (1928-1936) e poi in Africa orientale (1936-38) dove studiò l’anatomia e le caratteristiche tecnologighe di varie specie di legno. Dal 1939 prestò servizio presso il Ministero Agricoltura e Foreste e, nel corso della seconda guerra mondiale, fu a capo dell’ufficio rifornimento del legno per le industrie.
Nel 1943 conseguì la libera docenza in Tecnologia ed Utilizzazioni forestali (compresa Meccanica applicata) all’Università di Torino. Dal Consiglio Nazionale delle Ricerche venne inviato in Germania e successivamente in Finlandia e negli Stati Uniti. Dal 1946 al 1980 fu docente alla Università di Firenze. Per nove anni fu Presidente della Commissione internazionale del Pioppo (FAO); per 15 anni Presidente della Commissione legno dell’UNI (Centro nazionale per l’unificazione) e consulente tecnico di molte altre associazioni di categoria.
Svolse numerose missioni ufficiali all’estero per conto di organizzazioni internazionali e di governi. In Italia diede un vigoroso impulso alle ricerche applicative per la razionalizzazione delle utilizzazioni forestali da cui hanno attinto le attuali norme nazionali ed europee.
Nell’immediato dopoguerra approfondì il tema delle costruzioni in legno (è del 1947 il suo primo volume edito dalla Hoepli).
Visitò molti paesi, accumulando una profonda conoscenza delle realtà geografiche mondiali, delle relative risorse forestali e delle industrie del legno.
Nel 1954 fondò a Firenze il “Centro nazionale del legno”, poi diventato “Istituto del legno” con sede distaccata nel Trentino. Sotto la sua guida si sviluppò una straordinaria mole di lavoro e lui stesso pubblicò una quantità notevole di libri, articoli scientifici e divulgativi, opuscoli, ecc.
Era convinto che la scienza richiedesse soprattutto charezza e profondità di concetti e nei suoi scritti aveva cura che il titolo riflettesse il contenuto.
All’età di 80 anni ebbe una invenzione rivoluzionaria nel settore dei pavimenti in legno: il “Listone Giordano” che, oltre ad avere caratteristiche tecnologiche elevate, aveva il pregio di utilizzare meno della metà di materiale rispetto al comuni parquet, felice sintesi, tra scienza del legno, design e industria di trasformazione. Propose questo listone alla Margaritelli S.p.a. di Perugia, industria di rilevanza mondiale nel comparto del legno, che gli mise a disposizione tutte le risorse umane e tecnologiche.
Nel 1984 venne ufficialmente depositato il brevetto che segnò una tappa fondamentale nella innovazione delle pavimentazioni in legno.
Guglielmo Giordano morì a Firenze il 5 febbraio dell’anno duemila.
Nel 2005, casualmente lessi un articolo sulla rivista “Casanostra” dell’architetto fossanese Luciano Casasole che riportava una intervista fatta a Guglielmo Giordano e citava la sua origine margaritese. In paese se ne era persa traccia. Consultai il ricco archivio comunale rintracciando la presenza della famiglia Giordano a Margarita e anche la casa natale di Guglielmo. Con l’architetto Luciano Casasole contattai la Margaritelli di Perugia che fu felice di ricordare chi ne aveva fatto la fortuna e ci invitò a Perugia dove potemmo visitare la sede della Fondazione onlus dedicata a questo illustre cittadino margaritese e sita a villa Spinola. Qui, con l’ingegnere Giuseppe Margaritelli, presidente della Fondazione, e i figli Andrea e Luisa, venne programmato a un tavolo di lavoro un convegno da tenersi a Margarita e una mostra da tenersi a Cuneo. Insieme stabilimmo argomenti e relatori. Il 26 maggio 2007 venne posta una targa commemorativa sulla casa natale del dott Guglielmo Giordano alla presenza dei due figli, Andrea e Piergiorgio.
Lo stesso giorno, presso la suggestiva cornice del medioevale monastero di San Biagio Mondovì, si tenne un partecipato convegno su “La vita e l’opera di Guglielmo Giordano” cui aderirono in veste di relatori i principali studiosi italiani del legno che del Professor Giordano erano stati allievi e collaboratori, oltre alla sottoscritta e all’architetto Luciano Casasole. Ricordo i professori Giovanni Hippoliti e Luca Uzielli, ordinari della Facoltà di Agraria della Università di Firenze, i professori Bruno Giau, preside della Facoltà di Agraria di Torino e Roberto Zanuttini, docente di tecnologia del legno. La professoressa Chiara Bertolini, docente di tecniche del restauro alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, proiettò un raro documento di archivio. Erano presenti anche il dott. Lido Riba, presidente dell’Istituto regionale piante da legno e il sindaco di Margarita, Stefano Meineri, oltre al prof. Savino Ruà che, per l’occasione, autorizzò l’apertura di alcune sale del palazzo Solaro-Lovera di Maria, prestigiosa dimora seicentesca in Margarita.
Il giorno prima, venerdì 25 maggio, nella sala San Giovanni in Cuneo, si era inaugurata alla presenza del sindaco della città, Alberto Valmaggia, la mostra “Lignea materia” con modelli lignei realizzati dagli allievi della Facoltà di Architettura di Firenze e conservati a Perugia. Tale mostra fu visitatissima e durò oltre un mese. Questo illustre margaritese, che seppe coniugare l’anima del naturalista a quella del tecnologo, ha scritto anche un libro che racconta la sua adolescenza trascorsa a Margarita e a Cuneo, oltre agli avvenimenti ai quali ha partecipato o assistito: “Il tempo che fu. Vicende di una famiglia piemontese dal 1850 agli albori del 2000”, edito da CAAM – Reggio Emilia, 2000. Il libro mi è stato donato dal figlio Andrea con una dedica personale di ringraziamento.
Il 20 giuno 2014, presso la Sala Castelli Federlegno Arredo, Foro Buonaparte, a Milano, ci fu la presentazione della prima biografia e pubblicazione ufficiale del prof. Guglielmo Giordano, edita dalla Fondazione, cui collaborai anch’io con un ampio lavoro sulle sue origini.
Mi piace qui ricordare un suo detto: “Per avere soddisfazione dalla vita e non solo soddisfazione del guadagno, ma anche quello che in piemontese si dice El travaj bin fait, bisogna avere seria preparazione, sapere cosa si vuole fare, ma soprattutto lavorare con ostinata perseveranza.”
Marita Rosa